tumore al seno e allattamento

In questo appuntamento con la rubrica L’Oncologo risponde si affronterà un tema molto delicato e importante per le donne: tumore al seno e allattamento.

tumore al seno e allattamento

D – Dottoressa, cosa ci può dire circa la correlazione tra tumore al seno e allattamento?

R – E’ molto complesso parlare di tumore al seno e allattamento, ma essendo un argomento molto attuale e importante cercherò di essere il più chiara possibile. Il carcinoma della mammella, dopo i tumori cutanei, è la neoplasia più frequente nelle donne. Considerando l’incidenza nelle varie fasce d’età, i tumori della mammella rappresentano il tumore più frequentemente diagnosticato tra le donne. Parlando in termini di percentuali: è osservata una maggiore incidenza al Nord, rispetto al Centro e al Sud-Isole (questa differenza è da correlare sia alla diversa aderenza al programma di screening, sia ai fattori di rischio). Se si vuole approfondire meglio questo argomento, consiglio di leggere la Linea guida AIOM 2014. L’età rappresenta senza dubbio un importante fattore di rischio, ma esistono anche altre cause come il menarca precoce, vale a dire la prematura comparsa della prima mestruazione e inizio dell’attività ovarica, la menopausa tardiva, la nulliparità (la donna che non ha mai messo al mondo figli si dice nullipara), una prima gravidanza a termine dopo i 30 anni e il mancato allattamento al seno. Infatti è ormai noto il fatto che esista una correlazione tra tumore al seno e allattamento, vediamo insieme il perché. Esistono prove convincenti del fatto che l’allattamento protegga la madre dal tumore al seno a qualunque età (anche dopo la menopausa). Più a lungo una donna allatta, maggiore sarà la protezione nei confronti del tumore al seno; sembrerebbe che i responsabili di tale beneficio siano gli ormoni che regolano la diminuzione del ciclo mestruale. L’attenzione sull’allattamento al seno è sempre stata focalizzata sui benefici del latte materno per la crescita del neonato, ma recenti ricerche hanno evidenziato che i benefici si estendono anche in un periodo successivo per il bambino e per la madre; ricordiamo ancora che allattare per almeno sei mesi, è risultato essere un valido aiuto nella prevenzione del tumore al seno, del carcinoma ovarico e contro l’osteoporosi. Da non dimenticare, poi, gli effetti benefici per il neonato, perché il latte materno contiene tutto ciò di cui il piccolo ha bisogno: proteine, grassi, lattosio, vitamine, ferro, minerali, acqua ed enzimi nelle esatte quantità necessarie per una crescita e uno sviluppo ottimali. I bambini allattati al seno sono più sani, hanno un minor rischio di infezioni, di sviluppare allergie, diabete, obesità e di andare incontro alla sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS). Molte sono le donne che mi domandano se sia o meno possibile allattare dopo un tumore al seno e la mia risposta, in linea generale, è sì. Molte neomamme temono che sia pericoloso allattare dopo una diagnosi di tumore al seno e dopo aver subito interventi chirurgici o di chemioterapia e radioterapia. In realtà non è solo possibile, ma è anche sicuro e può portare benefici sia al bambino che alla neomamma. Ovviamente bisogna che l’allattamento sia gradito e accettato dalla madre. E’ perciò necessario un counselling appropriato per aiutare mamma e neonato a risolvere i possibili problemi legati ad un allattamento “speciale”:

– ridotta produzione di latte da parte della mammella operata e irradiata;
– difficoltà di attacco in caso di allattamento da una sola mammella;
– adeguatezza della quantità e della qualità del latte.

L’unica controindicazione all’allattamento al seno è durante la chemioterapia (i farmaci assunti passano nel latte materno) e durante la radioterapia. Se volete approfondire la questione riguardante il rapporto tra tumore al seno e allattamento, vi consiglio di leggere l’articolo di Fedro Alessandro Peccatori e di Giulia Bellettini “Allattamento al seno dopo neoplasia mammaria: una scelta possibile”

Se avete domande da sottoporre alla Dott.ssa Volpatto, non esitate a contattare l’indirizzo email oncologorisponde@kontrokultura.it!